TESTIMONIANZE
Mi sono rivolta allo psicologo perchè le mie relazioni con gli uomini andavano sempre a finire male e mi sembrava che gli uomini proprio non capissero cosa volessi. Mi trovavo costantemente in storie di sesso, mentre io volevo qualcosa di più profondo e intimo, che mi appagasse il cuore. Con lo psicologo ho capito che non ero vittima di questa situazione, ma che anche io ci mettevo del mio con atteggiamenti ambigui e parole dette o non dette che venivano poi mal interpretate. All’inizio ero arrabbiata, perchè sentivo che mi stavo prendendo delle colpe non mie, ma poi ho capito che se in qualche modo contribuivo al mio disastro, forse era meglio, perchè voleva dire che in fondo potevo farci qualcosa. Ed è proprio lavorando su me stessa che ho imparato a rispettarmi e a farmi rispettare e sopratutto a farmi capire dagli uomini e a capire con quali uomini valeva la pena di perdere tempo e con quali no.
C. 39
Cercavo il principe azzurro e ogni volta trovavo il rospo che pur baciandolo non si trasformava mai. Alla mia età (42 anni) la cosa cominciava a diventare frustrante e pensavo ci fosse veramente qualcosa che non andasse in me. Allora ho deciso di incontrare uno psicologo per capire meglio. Insieme abbiamo capito che ero solita mantenere un copione fisso in ogni nuova relazione e che questo mi portava ad illudermi di aver trovato la persona giusta a prescindere da chi avessi davanti. Era come se per me un uomo qualsiasi era meglio che stare da sola. Non è stato facile per me ammettere di non riuscire a stare da sola, ma è stato sicuramente il mio punto di partenza per cambiare, per credere in me stessa e poi in un secondo tempo cercare l’amore. Ora sono fidanzata da circa 6 mesi, ma non credo sia il mio principe azzurro credo però sia una persona che mi fa stare bene e che mi da tutto l’amore che ha ed io…me lo prendo.
E.42
Sono un ragazzo di 41 anni con un matrimonio alle spalle e tanti dubbi sul mio futuro con le donne. Mi sono ritrovato a non avere soddisfazione da nessuna frequentazione e a non sapere più cosa volere da una relazione, insomma mi sono ritrovato ad avere problemi di cuore. Ho sofferto tantissimo dopo la mia delusione amorosa (il matrimonio) e per scacciare la sofferenza mi sono buttato in tante relazioni brevi e insoddisfacenti…cercavo di dimenticare! Poi mi sono fermato e con lo psicologo sono giunto a capire che quello che facevo non mi dava serenità e che se anche lì per lì ne traevo piacere alla lunga stavo pagando un prezzo troppo alto: confusione e tristezza. Una frase mi accompagna da quando ho terminato gli incontri con lo psicologo: “paradossalmente, la capacità di stare soli è la condizione prima per sviluppare la capacità di amare”. Certo quando l’ho sentita da lui la prima volta avevo pensato fosse una cosa che non avesse senso, una cosa troppo lontana da me e che non sarei mai stato in grado di metterla in pratica; ma ora riesco a capire cosa voleva dire e sono riuscito a metterla in pratica. La ferita al cuore si è chiusa e ora posso andare serenamente avanti con la mia vita.
F. 41
La mia esperienza con Marco è iniziata durante il periodo più buio della mia vita: la fine del mio matrimonio. Ero distrutta; tutte le mie convinzioni e certezze erano andate in fumo, tutto ciò in cui avevo creduto durante tutta la mia vita, tutti gli sforzi fatti per essere una donna e una moglie perfetta si erano trasformati in una grossa bolla di sapone che poi è esplosa nel giro di pochissimo tempo. Ero convinta che per ogni donna esistesse un principe azzurro, e il mio ex marito rispecchiava colui che avevo “aspettato” da sempre. Solo con lui ho avuto la sensazione di poter costruire un futuro e una famiglia. Lui finalmente mi faceva sentire viva, con la sua allegria e solarità, il suo modo leggero di affrontare le cose, aveva portato un soffio di aria fresca e nuova nella mia vita fino a quel momento troppo “tranquilla”, mi aveva toccato il cuore. Dopo la fine del mio matrimonio ho iniziato a convincermi che gli unici uomini che potessero farmi battere di nuovo il cuore fossero proprio quelli come lui, quindi ho iniziato a dirigermi verso quella direzione; cercavo un uomo solare, estroverso, non troppo romantico e scontato, non troppo geloso e sostanzialmente non troppo “appiccicoso”, semplice, che non acconsentisse ad ogni mio capriccio o pensiero, pronto sempre a sfidarmi, in poche parole, un antagonista con cui fare sempre la guerra per allontanare la noia, convinta che fossero proprio questi i caratteri adatti al mio. Con Marco ho capito chi sono io veramente e sto cercando di abbattere quelle barriere e quei pregiudizi che fino a poco tempo prima mi avevano accompagnato. Ora mi ritrovo al mio fianco un uomo completamente differente, con il quale ho la possibilità di mettermi alla prova, un uomo sopra le righe, esuberante, affatto semplice, affettuoso, molto presente e geloso quanto basta, alla ricerca del dialogo continuo, curioso della mia persona, contrario alle sfide in amore e soprattutto romantico in ogni momento della giornata, che man mano sta sciogliendo quel ghiaccio col quale avevo circondato il mio cuore e quelle illusioni sulle quali avevo basato tutta la mia vita.
A. 36