IPOCONDRIA

E’ un disturbo psicologico molto comune ma risolvibile. La persona qui ha la certezza o alla paura di avere una malattia e cerca di scovarla o da solo cercando tutti i segnali del corpo che gli indicano qualche potenziale malattia (mal di testa=tumore al cervello, dolore muscolare=inizio di sclerosi multipla, ecc..) oppure cerca l’aiuto specialistico con tutte le conseguenti azioni di controllo (analisi, varie procedure mediche anche invasive). La preoccupazione può essere rivolta ad un organo specifico (cuore) e malattia oppure può riguardare numerosi apparati e diverse patologie. La loro paura si accende maggiormente quando sentono parlare o leggono di una malattia. In questo può esserci però un atteggiamento ambivalente ovvero possono anche ricorrere alla ricerca di letture e discorsi che parlino di malattie con l’obiettivo di sedare l’ansia che così non viene raggiunto

TESTIMONIANZE

a ragazza di 32 anni e attualmente vivo con i miei e lavoro, ma da anni avevo paura di avere qualche brutta malattia. La cosa mi metteva angoscia e non mi faceva stare mai serena, non godevo neanche dei pochi momenti belli che la vita mi dava. In alcune giornate il pensiero era proprio un chiodo fisso e più era presente e più ricerche su internet facevo per tranquillizzarmi, capire, andando alla ricerca di una malattia grave che contenesse i miei sintomi. Le malattie di cui avevo paure erano varie ma col dottore abbiamo capito che la mia più grande paura era quella dell’infarto. Spesso e a volte di continuo, mi capitava di misurarmi i battiti e vedere se era tutto apposto, ero arrivata ad evitare tutte quelle situazioni che mi facevano agitare o stancare per paura di sentirmi male e morire. Arrivare dallo psicologo per me era un altro tentativo per capire bene cosa avessi ma lavorando col dottore piuttosto che capire cosa avessi ho imparato a conoscere bene il mio corpo e a non averne paura e per me è stato come una rinascita…il non avere più paura del proprio corpo, di segnali fisici e vivere serenamente ora ce l’ho e non mi sembre vero.

P. 32 anni

 

Fino ad 1 anno fa non riuscivo a passare una giornata senza pensare che mi potesse accadere qualcosa di brutto, senza pensare che quel nuovo neo o quella pigmentazione della pelle più scura, potessero essere il segnale di un tumore o di una malattia grave e allora angosciata cercavo conforto e spiegazioni su internet, ma a volte la ricerca stessa delle malattie mi spaventava. Allora mi rivolgevo ai medici specialisti: dermatologi, endocrinologi, gastroenterologi per avere da loro una risposta sul perchè avessi la pressione sempre bassa, dolori alle ossa, giramenti di testa ed ogni volta c’era una nuova diagnosi che si aggiungeva alle precedenti. Dopo molte visite specialistiche dai risultati negativi (o quasi nel senso che ad esempio una volta dopo gastroscopia mi avevano diagnosticato un reflusso gastroesofageo che spiegava i miei dolori al petto ma non servi perchè comunque la diagnosi non mi soddisfaceva perchè continuavo a domandarmi: “…e se non hanno cercato bene e se gli è sfuggito qualcosa?” Insomma la mia costante paura di un male oscuro restava. Alla fine il mio medico di base mi consigliò di andare da uno psicologo, ma io ero scettica. Invece con lo psicologo nel giro di poche settimane mi sono cominciata a sentire meglio, avevo trovato qualcuno che non sminuiva la mia paura della presenza di una malattia, ma che mi aiutò a conoscere meglio ciò che mi spaventava e a “…guardare in faccia la paura” mi diceva spesso. Alla fine del percorso avevo ormai ripreso a vivere senza avere la paura costante di essere malata.

O. 44 anni

 

Riflettendoci bene i pensieri sulle malattie mi accompagnano praticamente da sempre anche quando ero piccolina mi ricordo che pensavo ad esempio “e se i miei genitori muoiono o gli succede qualcosa?”. La paura di avere qualche malattia mi veniva anche parlando con gli altri che mi raccontavano le loro esperienze e io le facevo mie; assumevo una quantità di farmaci che ad oggi mi sembra eccessiva, ma che a quel tempo sentivo che mi era necessaria per prevenire o curare malattie che si sarebbero potute sviluppare in qualcosa di più brutto e più grave. La paura di stare male mi portava a controllarmi la pressione più volte al giorno, a controllare il battito cardiaco con un APP sul cellulare sempre a mia disposizione. Pensavo “e se mi si alza troppo la pressione e mi viene un ictus? Se non riesco a controllare il mio battito cardiaco che a volte sembra impazzito e mi prende un infarto?” Quando la cosa sfuggiva dal mio controllo mi rivolgevo a delle visite mediche alle quali seguivano delle analisi e dei controlli, ma alla fine l’angoscia non spariva del tutto; ero arrivata ad avere dei veri e propri attacchi di panico. Ecco, sapete parlo al passato perchè ormai già da più di un anno dopo il percorso con Marco, il mio psicologo, siamo venuti a capo del mio problema e all’inizio so soltanto che non sentivo più il bisogno di controllarmi e non capivo come mai, poi lui mi ha spiegato il lavoro che avevamo fatto e cosa era stato utile per me a farmi sorpassare il terrore di avere una malattia.

F. 29 anni