TESTIMONIANZE
La mia esperienza con il dottor Marco Marchelle è durata un anno circa nel corso del quale ho avuto modo di guardare dentro me stesso, di capire dove era incastrata la mia identità. Durante gli incontri ho avuto modo di accettare la mia omosessualità e l’abbandono di quello che credevo fosse il mio più grande amore, e di accettare di vivere questa situazione pur essendo padre ormai da anni. Ho avuto modo di trovare gli strumenti adatti per far crescere la mia autostima, sono riuscito a non vergognarmi del mio corpo che inizialmente non mi piaceva affatto ed affrontare ambienti affollati che mi mettevano a disagio come: palestra, spiaggia, insomma dove dovevo mostrare il mio corpo non completamente vestito, Inoltre durante gli incontri con lo psicologo è venuto a mancare mio padre e in tal occasione ho potuto verificare la forza che stava nascendo in me, la voglia di continuare a vivere, grazie a esercizi mirati di scrittura e di modifiche del mio modo di pensare ed agire; così sono riuscito ad affrontare disagi e a pensare a me stesso come persona che si vuole bene. Ho capito anche che riconosciuta la mia omosessualità avevo intrapreso una strada che mi stava portando ad una ipersessualità che poi ho scopertgo non soddisfarmi, anche se lì per lì era piacevole ma sicuramente uno strumento ingannevole di una falsa appagatezza . Ho capito quali sono i veri valori della vita ossia il grande amore che ho per i miei figli e per i miei genitori, sono riuscito a dare valore al mio lavoro credendo in quelle capacità che avevo trascurato. Attualmente ritengo di mettere in atto alcuni metodi sperimentati durante il percorso psicologico, come se mi avesse lasciato delle vere e proprie competenze e conoscenze su me stesso che ora sono in grado di sfruttare. Ritengo di essere guarito o meglio di essermi ritrovato.
A.47 anni
Ciao sono Giulio, per quanto mi riguarda mi sono trovato bene con Marco, perché quando parlavamo lui mi capiva e mi faceva sentire finalmente compreso, non era una bambola di pezza che stava ferma lì e con cui si provava a parlare, era molto di più e alla fine devo dire che mi sono anche divertito. Sono stati miei genitori a portarmi dallo psicologo, volevano che chiarissi meglio il mio orientamento sessuale perchè mi vedevano confuso e anche perchè nella vita di tutti i giorni mi vedevano strano e diverso da tutti i miei coetanei. Devo dire che è stata una bella sensazione quella di essere accolto per quello che ero e ciò che pensavo e di non essere stato trattato come se fossi stato un pazzo da rinchiudere come facevano tutti. Ho scoperto che non vivevo un conflitto interno irrisolvibile ma avendo una persona disponibile ad ascoltarmi e a capire alcuni miei ragionamenti ho cominciato a vederci più chiaro e ho iniziato a prendere in mano la mia vita, a credere di più nelle mie capacità, a non essere più così passivo con i miei genitori e le persone che mi circondavano, insomma ho iniziato a vivere! Alla fine ci ho rimediato un fidanzato, una vita piena di esperienze di ogni tipo, viaggi solitari in luoghi lontani e anche un paio di amici (pochi ma buoni). Già, ho imparato ad apprezzarmi di più e questo anche perché venivo da te per sfogarmi.
Già, la vita è un pendolo che oscilla tra noia e dolore… ma io quel pendolo l’ho preso in mano e ci ho spaccato l’orologio per costruirmene uno tutto mio, che a volte oscilla anche tra belle esperienze che accelerano il cuore e il ritmo armonico della Vita.
V. 21 anni
Mi sono ritrovato nello studio del Dottor Marchelle spinto dai miei genitori perchè volevano che lui mi facesse capire se era possibile che mi piacessero gli uomini o se erano le donne a dovermi piacere. Sono giunto allo studio non credendo che un’altra persona potesse aiutarmi a sbrogliare i miei dubbi più intimi, ma nel percorso psicologico fatto tutto divenne chiaro e ho capito che la mia più grande difficoltà non era quella di capire se ero omosessuale o no, ma era quella di dover confessare ai miei genitori la mia omosessualità. Cioè lentamente mi sono reso conto che mi piacevano i ragazzi, ma era difficile per me ammetterlo…avrebbe voluto dire deludere le aspettative dei miei genitori, abbandonare l’idea che da sempre avevo della famiglia del “mulino bianco” e che forse non potevo realizzare e poi ancora come avrei fatto con gli amici di sempre che non sapevano nulla? Ecco a queste domande ho trovato una risposta anche grazie agli incontri col Dottore, per me è stata veramente un’esperienza fondamentale senza la quale altrimenti non so quando avrei trovato la mia strada. Grazie Marco
G. 23 anni