ANSIA, PAURA E ATTACCHI DI PANICO

TESTIMONIANZE

Dopo uno stressante anno di lavoro h24 7gg su 7 mi si è bloccato completamente il cervello. Sono caduto in una profonda depressione e sinceramente non vedevo nessuna luce in fondo al tunnel: una luce in fondo al tunnel per gli ottimisti è la via d’uscita, per i pessimisti è il faro di una locomotiva che ti viene addosso. Dopo molti mesi avevo perso la speranza, le mie giornate le passavo sempre allungato sul divano a vedere film visti e rivisti e non sorridevo mai avevo controllato su internet e mi diceva che erano i sintomi della depressione. Un amico che aveva avuto dei problemi e li aveva risolti mi consigliò il Dottor Marchelle e io andai. All’inizio non riuscivo neanche in quei piccoli esercizi settimanali che il Dottor Marchelle mi dava da fare a casa. Non uscivo, non parlavo con nessuno, non avevo voglia di fare nulla, l’unica cosa che riuscivo a fare era guidare la macchina con cui mi spostavo quando andavo a fare delle visite alla USL. Com Qualcosa però mi diceva di continuare con le sedute, erano l’unico momento di svago e di piacere dove riuscivo anche a ridere e a parlare con il Dottor Marchelle. Alla fine delle sedute ho chiesto al Dottor Marchelle se poteva almeno aiutarmi a non peggiorare, o come diceva lui “a non sprofondare nel baratro”; ricordo un giorno lui si è fatto il segno della croce come a dirmi che non c’era nessuna speranza per me e questo mi ha smosso qualcosa dentro. Abbiamo continuato le sedute e nel giro di qualche mese  dal baco ne è uscita la farfalla!! Adesso sto benissimo sono mesi che non mi siedo più sul divano, organizzo cene con gli amici, con gli ex colleghi di lavoro, sono tornato da un ponte passato con degli amici in agriturismo…insomma sono tonrato a ridere e vivere. Si oggi sto veramente bene: l’incubo è finito.
Grazie Marco
P.S. Marco è il Dottor Marchelle

F.57 anni

Ahimè…anche a me è toccato conoscere il tunnel dell’ansia. L’ansia quella vera che ti distrugge dentro, che non ti fa dormire la notte o ti sveglia, quella che diventa vero e proprio terrore che non riesci a controllare…
Sono una ragazza di 29 anni e la mia relazione con l’ansia inizia 3 anni fa dopo una brutta esperienza con il mio primo viaggio in aereo. Al ritorno dal viaggio le cose peggioravano: le prime nuove paure (fobie) c’erano già al mattino, aprivo gli occhi ed ero impaurita, avevo paura di tutto: di morire, di stare male, avevo paura anche di me stessa. In seguito, per la gran parte del giorno soffrivo di capogiri e vertigini, mi davano fastidio i luoghi affollati, spesso sentivo la testa vuota e come ciliegina sulla torta mi prende tachicardia e extrasistole. Stavo veramente male! Ormai soffrivo anche di agorafobia, quando uscivo per mettere in moto la macchina mi prendeva la tachicardia.
Pensavo che fosse tutto legato a quell’esperienza dell’aereo, ma quando ho incontrato il Dott.marco  ho capito che quell’episodio me l’aveva solo fatta emergere. Pensi di farcela da sola, ti sforzi di pensare che passerà presto, ma non succede.
Ma solo quando capisci che da sola non ce  la puoi fare perché è  troppo forte quello che provi, allora ti rivolgi a qualcuno…a quel dottore che tutti pensano sia quello dei pazzi…
Beh! a me quell’uomo mi ha aperto il cuore e liberato la mente dalle paure e mi ha messo si fronte anche a cose che io non volevo vedere e solo ora posso dire che non erano così brutte e spaventose come credevo. E così ho superato il mio temendo problema e ho ripreso la mia vita, gli affetti, il lavoro, ecc…
Basta volerlo e affidarsi come me alla persona giusta…in questo caso al Dott. Marchelle.

C. 29 anni

Ho iniziato a star male lentamente, in modo subdolo. Il male mi serpeggiava dentro, aveva logorato la mia forza anche fisica e alterato la percezione del mondo esterno: vedevo tutto nero e vivevo tutto con ansia. Ad un certo punto ogni rumore era diventato dirompente, insopportabile, nel lavoro ogni compito impossibile e mi prendeva un senso di disperazione perché mi sentivo inadeguata, incapace di fare qualsiasi cosa sino a provare paura, voglia di fuggire, sentivo di dovermene andare in quel momento, altrimenti l’angoscia sarebbe diventata insopportabile e sarebbe arrivato l’attacco di panico. So soltanto che casualmente ho visto il cartello “psicologo” in uno studio medico e ho deciso di chiamare. Realmente non sarei andata da uno psicologo, magari da un gastroenterologo perché tra i miei disturbi ormai si erano aggiunti crampi addominali, conati di vomito, pressione alta. Non ho assunto mai farmaci per placare le crisi di ansia che in certi momenti erano fuori controllo. Ho iniziato questo percorso (si dice così ora). Ho raccontato, ho parlato e mi sono accorta che il mio male partiva da lontano, da molto lontano . Quello che sembrava insormontabile, piano piano l’ho visto alla mia portata, preso e buttato via e ogni volta che staccavo un pezzo era come se lo avessi abbandonato alla corrente del fiume, lasciato andare, sparito, non più riposto gelosamente in me stessa a farmi male, ma lasciato andare per vederlo e non provare più alcun dolore, nessuna angoscia. Ho imparato che la vita è fatta di tantissimi momenti preziosi, piccoli e stupendi, anche banali. E poi ad un certo punto ho cominciato ad apprezzarmi e a non avere più paura, l’ansia, il panico erano spariti! Mi sono resa disponibile, volevo stare bene, uscire da quell’inferno. So che ho lavorato per guarire e non è stato per caso perchè ora so cosa devo fare per non avere paure inutili; non ho mollato neanche quando era difficile e doloroso. Ora mi sento meglio, le occasioni nella vita per sentirsi vinti e sopraffatti non mancano ma riesco anche a non pensarci, a dire: va bè ci penso dopo tanto non cambia e l’ansia non arriva più; e le cose si risolvono, le risolvo, le prendo dal verso giusto. Sono cambiata pur rimanendo fedele alla mia personalità, ora mi sento veramente io, mi sento bene con me stessa, ci vivo bene con questa io ritrovata e vivo meglio con tutto il resto della famiglia. Quella famiglia che ha rischiato di saltare a causa delle mie paure, angoscie continue e insicurezze. Avevo messo a dura prova l’affetto di mio marito e dei miei figli che ora mi dicono quanto fossi diventata ingestibile, triste, infelice e io non mi accorgevo di niente. Non pretendo di essere totalmente fuori da tutti i problemi, del resto la perfezione non mi si addice e poi mi annoierei.

L. 63 anni

A Marzo del 2014 ho cominciato a soffrire di attacchi di panico che non mi pemettevano, tra le altre cose, né di stare in mezzo a troppa gente (la sensazione era che mi mancava il respiro e di voler scappare) né di dormire senza che avessi attacchi di panico notturni. La paura era enorme: paura di impazzire, di svenire…inoltre avevo sintomi fisici come i giramenti di testa, vertigini, emicranie, palpitazioni. Sono arrivata ad avere paura di morire. Un anno dopo ho deciso di rivolgermi ad uno psicologo e con le sedute che ho fatto ho superato il problema e non ho più quelle brutte sensazioni. Una delle cose più belle è che il 19 settembre 2015 sono andata in mezzo a 150 mila persone ad un concerto a Campovolo e nonostante gli anni passati ero già andata ai concerti di questo artista, devo riconoscere che non ho mai cantato così tanto e così forte e che per me è stata un’esperienza più emozionante del solito.

M. 37 anni

Soffrivo di una grande paura che non mi permetteva di muovermi da casa se non accompagnata, pensavo fosse l’ansia ereditata da mia madre. Spesso cadevo preda di attacchi di panico che mi impedivano di uscire di casa e di fare anche le cose più semplici come fare la spesa. Inoltre avevo paura dell’aereo, del treno, della macchina, di accompagnare i miei figli a piedi a scuola, di andare in spiaggia, ecc…Insomma ero schiava della paura. Avevo le mani che mi formicolavano e sudavano quasi sempre, paura di soffocare, di rimanere senza respiro, di perdere del tutto il controllo e uscire di casa per me voleva dire avere un attacco di panico sicuro. Dopo il percorso psicologico sono in grado di riconoscere le cose di cui ho paura e riesco ad affrontarle, sono tornata a vivere perchè riesco a fare tutte quelle cose che credevo impossibili per me e ho scoperto di essere molto più forte di come credevo. Ho ricominciato a vivere rifacendo tutte quelle cose che non facevo da anni.

L. 34 anni

La mia più grande paura era volare. Sono arrivata a 50 anni e non ho mai preso l’aereo perchè pensavo non fosse poi così importante viaggiare, oppure me ne ero convinta. Poi mia figlia si è trasferita all’estero e io ho dovuto affrontare il mio demone. Finito il percorso psicologico sono riuscita a disfarmi di questa paura e devo dire che, dopo aver fatto un paio di viaggi in posti non proprio vicini all’Italia, il mio unico rimpianto è di aver iniziato a viaggiare così tardi.

M.52 anni

Quando morì mio suocero cinque anni fa ho iniziato a soffrire di tante patologie: mal di stomaco, mal di testa, problemi alla vista, sudorazione incontrollata, tachicardia…e poi paure…paura di guidare, di uscire, di stare in mezzo alla gente. Mi faceva paura il mare, il buio, l’affrontare qualsiasi situazione nuova e avevo attacchi di panico improvvisi e imprevedibili dei quali non capivo la causa. Ho viaggiato quella estate con la paura di finire le mie pillole per curare i tremila dolori che avevo. Poi ho cercato di dare un nome a questo mio malessere perché la mia voglia di andare avanti era più forte di quello che mi frenava. Ma a chi rivolgermi? Nessun dottore sapeva le cause che non era patologiche ma fisiologiche e quindi sono approdata da uno psicologo. Sì, io che pensavo che fosse uno specialista che mai avrei considerato nella mia vita! Con lui abbiamo fatto un percorso e mi sono ripresa la mia vita. Dopo poco ho perso mio padre e devo dire che tante cose imparate nel mio percorso mi sono servite per affrontare questo nuovo dolore…. Non sono immune da episodi di ansia ma non ho più attacchi di panico da ormai 4 anni ora se affronto situazioni ansiogene, so gestirle perché c è stato qualcuno come il dottor Marco Marchelle che mi ha indicato una strada.

F. 47 anni

Mi sono trovata a un certo punto della mia vita in un buio totale dove non riuscivo ad uscirne, vedevo tutto nero e anche la minima cosa mi metteva ansia. Avevo paura di uscire di casa di morire, che morissero i miei genitori, il mio cane e che alla fine era meglio non muovermi da dove stavo per non sbagliare qualcosa. Il mio aspetto fisico non mi piaceva, ero in sovrappeso e la cosa mi creava problemi: non andavo al mare, non andavo a fare la spesa, andavo nei posti bui come il cinema sperando che la gente non mi notasse. Sentivo di non valere nulla e avevo il terrore che gli altri se ne accorgessero, che tutto quello che facevo per nasconderlo venisse scoperto e che la mia maschera cadesse. Alla fine ero bloccata e avendo preso atto di tutto ciò mi rivolsi ad uno psicologo e cominciai un percorso nuovo ma difficile e sono sincera mi è servito molto per superare quel periodo, quelle paure, la mia depressione, la mancanza di autostima. Lavorando su quello che pensavo di me stessa, sulle mie azioni, sono riuscita a superare quel brutto periodo e do un consiglio a chi come me ha avuto dei problemi che diventano macigni: di non farsi scrupoli e di andare da uno psicologo perchè può scoprire che è una figura molto importante o per lo meno per me è stato così perchè mi ha permesso di avere fiducia in me stessa e di affrontare quei problemi e quelle paure che prima mi sembravano insormontabili.

V. 25 anni